Ascr - Archivio Storico Comune Rovereto - Restauro Teatro Poltroncine,Arredamento,Estintori

A cura del Museo della Cartolina di Isera le cartoline sul Teatro Zandonai - e Riccardo Zandonai 

 

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Museo della Cartolina "Salvatore Nuvoli", Via G. Galvagni, 10 - Isera, (TN) T. 0464 420840

Il Castel Sismondo di Rimini prende il proprio nome dal

suo ideatore e costruttore, Sigismondo Pandolfo Malatesta, a

quell'epoca signore di Rimini e Fano. L'odierna struttura

rimasta non rappresenta altro che il nucleo centrale del

castello, che era originariamente difeso da un ulteriore giro

di mura e da un fossato.Castel Sismondo fu costruito per volere di Sigismondo

Pandolfo Malatesta a partire dal 1437, in un periodo di

grande prosperità per la signoria malatestiana. Fu ideato

come fortezza e palazzo al tempo stesso, di grandiose proporzioni, che dovesse rappresentare visivamente il potere e la supremazia del signore sulla città

Sigismondo, celebrato come architetto dell’opera dagli scrittori di corte, fu verosimilmente ispiratore e coordinatore

del progetto, per la sua esperienza di condottiero e la grande  conoscenza delle arti belliche. Di certo il signore fu

affiancato da progettisti ed ebbe la consulenza, poco dopo l’inizio dei lavori, di Filippo Brunelleschi, architetto di

grande  prestigio chiamato a Rimini nel 1438 per eseguire  sopralluoghi nelle principali fortezze della signoria[1][4][5].

Alla fabbrica inoltre lavorarono, prima dell’arrivo di   Brunelleschi e ancora nel 1454, Cristoforo Foschi e Matteo

Nuti

Nelle foto di Gabriele Margon 

Si ringrazia per la visita :

Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini

Tel. 0541.351611

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Il castello di Gradara è una fortezza medioevale che sorge nel comune di Gradara, in provincia di Pesaro e Urbino(PU),   nelle Marche.

È protetto da due cinte murarie, la più esterna delle quali si   estende per quasi 800 metri, rendendo la struttura imponente. 

Particolarmente suggestiva è la vista della Rocca e del    sottostante borgo storico nelle ore notturne.

Il castello - di proprietà demaniale - è uno dei monumenti più   visitati della regione e è teatro di eventi museali, musicali ed   artistici .

Gradara è stata, per posizione geografica, fin dai tempi antichi   un crocevia di traffici e genti: durante il periodo medioevale la  fortezza è stata uno dei principali teatri

degli scontri tra le milizie fedeli al Papato e le turbolente casate marchigiane e  romagnole. La Rocca avrebbe fatto da sfondo -  secondo talune ipotesi storiche -

al tragico amore tra  Paolo   Malatesta e Francesca da Rimini -, moglie di suo fratello   Gianciotto, cantato da Dante nella divina commedia.

   

Orario di ingresso alla Rocca Demaniale (il Castello di Gradara)

  • lunedì: dalle 8.30 alle 13.00
  • dal martedì alla domenica: dalle 8.30 alle 18.30

CHIUSO: 25 dicembre e 1 Gennaio

Prezzi di ingresso

(Aggiornati al 01/07 /14 con il nuovo decreto ministeriale)

Biglietto intero:

€ 4,00

  • dai 25 anni di età

Biglietto ridotto:

€ 2,00

  • per tutti i cittadini dell’UE di età compresa tra i 18 ed i 25 anni
    (vale anche per i cittadini stranieri a condizione di reciprocità nella riduzione)
  • per i docenti con incarico a tempo indeterminato delle scuole statali.

Ingresso gratuito:

  • per i cittadini italiani che non abbiano compiuto il 18esimo anno di età (vale anche per i cittadini stranieri a condizione di reciprocità nella gratuità)
  • per i dipendenti del Ministero dei Beni Culturali
  • guide interpreti turistici
  • membri I.C.O.M.
  • docenti e studenti di Architettura, Lettere, Conservazione Beni Culturali, Accademie Belle Arti, ecc.
  • docenti con certificazione MIUR

Testi di Wikepedia.org ( Enciclopedia Libera) - e di Proloco di Gradara - 

Francesca da Polenta, o da Rimini (Ravenna, 1259/1260 – Gradara, 1285), era figlia di Guido da Polenta, signore di Ravenna.

«Siede sulla terra dove nata fui su la marina dove 'l Po discende pre aver pace co' seguaci sui.»

La camera di Francesca da Polenta, o da Rimini - al Castello di Gradara

 

Biografia

Dante tace la precisa designazione del luogo di nascita ma la perifrasi indica, senza dubbio, Ravenna.

Il padre Guido da Polenta, capofamiglia dei Da Polenta, signori di Ravenna, decise di dare in sposa la figlia a Gianciotto

Malatesta, condottiero che combatté assieme al fratello Paolo per i Da Polenta nella loro guerra contro i Traversari per il

dominio di Ravenna. Gianciotto era il figlio del signore di Rimini, Malatesta da Verucchio. Le nozze erano state combinate

dalle famiglie almeno dal 1266, non è chiaro se per sancire una pace duratura tra le due signorie, che ebbero spesso screzi

e scontri, o decise invece come riconoscimento ai Malatesta che aiutarono Guido a imporre il proprio dominio su Ravenna.

 

Ad ogni modo non si trattava certo d'un matrimonio d'amore nel 1275,

quand'ella aveva 15-16 anni.Di Francesca si sa poco, certo è diede al marito

una figlia Concordia.

Secondo il celebre racconto di Dante Alighieri, unico testimone e narratore

sincrono della vicenda, ella s'innamorò di Paolo Malatesta, suo cognato,

durante il suo matrimonio. Tra i due nacque un amore segreto, che

quando fu scoperto,venne punito con l'uccisione dei due amanti.

La morte di Paolo e Francesca, secondo gli studi più recenti, avvenne tra il

1283 e il 1285, quando Gianciotto aveva poco più di quarant'anni,

Paolo tra i trentasette e i trentanove, Francesca tra i venti e i venticinque.

In nessun storico loro contemporaneo si trova menzione di Paolo e Francesca

dopo il febbraio 1283, quasi a voler censurare un episodio increscioso e

imbarazzante per la Signoria riminese.

 

Nelle foto accanto il vestito di Francesca da Rimini che si trova presso il

Castello di Gradara dove è conservata la sua stanza ;

Fonte da Wikipedia